È il lavoro che non inizia mai quello che richiede più tempo per essere terminato. (J.R.R. Tolkien)
Sai perché le persone che procrastinano tendono a farlo sempre di più?
Partiamo dalle basi, cosa significa esattamente Procrastinare?
Procrastinare significa rimandare qualcosa di importante, per fare qualcosa che importante non è (ma di solito è piacevole).
In ognuno di noi ci sono delle potenzialità, a volte vengono espresse, e a volte quasi per niente.
Uno dei motivi è che abbiamo la tendenza a rimandare le cose, anche nella consapevolezza che sappiamo essere alla nostra portata, e questo anche dalle piccole incombenze quotidiane fino ai desideri realistici e realizzabili che ci girano in testa all’infinito senza per questo motivarci abbastanza dal realizzarli.
Per smettere di Procrastinare all’infinito il primo passo da fare è acquisire consapevolezza dei modi che escogitiamo per auto sabotarci e quindi di come facciamo a rimandare le cose ripetutamente.
Per esempio a volte non facciamo una lista delle Cose da fare e quindi abbiamo una lista di scuse per non agire quali “non sapere cosa fare” o dimenticare del tutto di avere delle “cose da fare”.
Oppure possiamo fare una lista delle cose da fare e poi ignorarla o perderla in modo di non sapere nuovamente cosa dobbiamo fare.
Un altro metodo comune di auto sabotaggio è quello di fare prima le cose meno urgenti, in questo caso la nostra lista terrà conto delle Priorità.
Un altro metodo molto efficace per non fare le cose e mettersi al lavoro e lasciarsi distrarre da altro come vagare su internet oppure alzarsi dal tavolino dove si è deciso di sedere a fare “la cosa” e alzarsi per pulire casa o altro.
Perché lo facciamo?
Una volta identificato il modo in cui procrastiniamo possiamo cominciare a chiederci Perché lo facciamo.
Un motivo frequente può essere la paura. Paura di quello che succederà, che la cosa decisa si riveli troppo difficile, di sbagliare o addirittura paura di riuscire, di avere successo in quello che si vuole fare.
A braccetto con la paura viaggia il Dubbio. A volte abbiamo l’idea e allo stesso tempo siamo dubbiosi che sia buona, che sia la cosa giusta da fare e ci incastriamo in una modalità di non azione.
Oppure possiamo essere sovraccarichi. Avere così tante cose da fare da non riuscire a decidere quale fare prima (vedi priorità).
Così anche la Disorganizzazione
La disorganizzazione spesso va di pari passo con il sovraccarico. Quando le cose da fare diventano troppe aumenta la probabilità di diventare disorganizzati o di alimentare la nostra eventuale disorganizzazione “naturale”.
La disorganizzazione può danneggiare in modo serio l’andamento delle nostre cose, dei nostri “affari”.
Sia che si tratti di questioni lavorative sia che si tratti di faccende private si può scivolare facilmente nella scarsa efficacia.
E’ utile mettere a punto sistemi e metodi per tenere in qualche modo in ordine le nostre faccende e quanto necessario per portarle avanti in modo scorrevole.
A volte anche la disposizione degli oggetti, se curata un po, può suggerire la sequenza delle cose da fare e proteggerci dal rischio di rimandare un’altra volta.
Indecisione
Se siamo persone per cui è difficile prendere decisioni è facile non cominciare a fare niente e lasciarsi andare alle paure e alle insicurezze per poi, rimandare ancora una volta l’azione.
A un certo punto può essere necessario consultarsi con qualcuno e magari in base a quello che ci è riuscito meglio nella vita fino a quel momento scegliere la cosa da fare e il modo in cui procedere.
E poi andare avanti e vedere dove porterà quella strada.
L’intento di questa prima lettura è di portare l’attenzione a quelle che sono le potenzialità di ognuno di noi e del perché procrastiniamo così facilmente.