Comunicato Stampa Ministero Economia e finanza N° 50 del 13/03/2020
I termini relativi ai versamenti previsti al 16 marzo saranno differiti con una norma nel decreto legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei Ministri, relativo alle misure per il contenimento degli effetti dell’epidemia di Covid-19.
Il decreto legge introdurrà anche ulteriori sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite IVA colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria.
Ormai sembra un bollettino di guerra, vi inviamo aggiornamenti giornalieri che probabilmente leggerete dalle vostre abitazioni.
Avete tutta la nostra comprensione ed è inutile ripetervi che noi ci siamo, siamo più vicini a voi più di quanto non siamo mai stati.
Ad oggi non ci sono aggiornamenti normativi rispetto al decreto #iostoacasa, tutto tace in attesa di vedere come la propagazione di questo virus reagisce.
Ad oggi quindi non ci sono novità su obblighi di chiusura o altro, ma vale la pena ricordare come comportarci con il personale dipendente in forza.
e quindi non è possibile svolgere la propria attività, i lavoratori saranno collocati a riposo senza retribuzione con la speranza che si possa accedere (ove ne sussistano i requisiti) agli ammortizzatori sociali quanto prima (Cassa integrazione, fondi di solidarietà ecc.), in questo caso la motivazione alla base dell’impossibilità sarà chiara e dimostrabile.
i lavoratori collocati a riposo dovranno essere retribuiti (salvo accordi individuali differenti volti a tutelare il posto di lavoro come ad esempio aspettativa non retribuita).
Anche in questo caso il consiglio del governo è quello di far godere di ferie e permessi o congedi individuali, in assenza di tali istituti, il datore di lavoro avrà la possibilità di richiedere gli ammortizzatori sociali di cui sopra con la differenza che la motivazione non sarà così immediata ma dovrà essere dimostrata e documentata.