Cerchiamo di fare il punto della situazione
a seguito della pubblicazione del DPCM del 9 marzo 2020 che prevede l’estensione delle zone a contenimento rafforzato a tutta l’Italia, vediamo cosa possiamo fare con i nostri lavoratori.
Tanto per le aziende che ancora riescono a lavorare ed hanno l’esigenza di proseguire con le attività, quanto per quelle che sono già ferme con impossibilità di impiegare il proprio personale, ci sono le seguenti soluzioni:
– se possibile far lavorare da casa i propri dipendenti compatibilmente con l’attività, con sistema di smart working (in questo caso è necessaria una comunicazione, scriveteci e vi supporteremo tempestivamente);
– se ciò non fosse possibile, collocate a riposo i lavoratori con godimento di ferie, permessi, congedi parentali ecc.;
– se tali istituti stanno volgendo al termine o comunque non si prevede di avere la liquidità necessaria per remunerarli, i lavoratori saranno collocati a riposo senza retribuzione (impossibilità sopravvenuta alla prestazione lavorativa per cause non imputabili al datore di lavoro);
– le assenze che oggi saranno considerate come non retribuite, in caso di Decreto economico (in previsione tra mercoledì e giovedì) con estensione/semplificazione della Cassa integrazione e dei Fondi di solidarietà, saranno coperte da indennità a carico INPS.
L’indennità non garantirà i livelli retributivi preesistenti e non rappresenta una certezza essendo soggetta alla disponibilità economica dei fondi ma ad oggi è l’unica vera alternativa ai licenziamenti.
Intervenire ora sui rapporti di lavoro con fretta e senza alcuna certezza normativa vi potrebbe precludere la possibilità di accedere agli incentivi statali di sostegno al reddito, gli ammortizzatori sociali intervengono infatti sui rapporti in essere ed alle condizioni esistenti al momento delle richieste.
Se procederete con riduzioni di orario di lavoro o con interruzioni di rapporti di lavoro, tali figure saranno escluse da eventuali ammortizzatori sociali.
Consigliamo ad ogni datore di lavoro di restare in continuo contatto con il proprio personale dipendente al fine di mantenerlo costantemente aggiornato sulla natura e sulla gestione delle assenze dal lavoro.
E’ diritto di ogni lavoratore scegliere se restare in forza o interrompere eventualmente il proprio rapporto di lavoro così come è nel pieno diritto del datore di lavoro fermare i propri dipendenti per impossibilità sopravvenuta, chiedendo aiuti statati.
Le voci che circolano ma che sapremo confermarvi o meno, prevedono il supporto economico anche alle imprese con meno di 5 dipendenti.