La pianificazione fiscale è un momento importante di valutazione che va compiuto non al momento della dichiarazione dei redditi ma tempestivamente quando vengono eseguiti i lavori o sostenute le spese che poi saranno portate in detrazione.
Sovente accade che, nell’anno in cui si effettua la dichiarazione dei redditi che si riferisce sempre ai redditi percepiti e alle spese sostenute nell’anno precedente, manca della documentazione per cui le spese non possono essere detratte secondo norma di legge.
A tale scopo cerchiamo di capire come funzionano le detrazioni fiscali per chi ha deciso di sostituire la pavimentazione durante l’anno di imposta 2019 che entreranno a far parte della dichiarazione dei redditi 2020.
Vedremo nel dettaglio la differenza tra le manutenzione ordinaria e straordinaria e tutte le informazioni da fornire e gli atti da compiere in modo da vedersi riconosciuta e approvata la detrazione in sede di dichiarazione annuale.
Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e il recupero del patrimonio edilizio
Gli interventi del recupero del patrimonio edilizio e delle ristrutturazioni in generale beneficiano di importanti agevolazioni.Quest’ultime riguardano sia le singole unità abitative sia le parti condominiali.Tuttavia le percentuali delle detrazioni e i casi specifici che rientrano in tale agevolazioni, sono da valutare ogni volta caso per caso.
Causa della sostituzione
Il primo elemento da tener presente quando decidiamo di sostituire la pavimentazione è il motivo per il quale abbiamo deciso di cambiarlo. In merito a questo aspetto l’agenzia delle Entrate ha pubblicato nel mese di luglio 2019 il documento “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” dove è possibile reperire tutte le informazioni utili per ogni singola fattispecie. Per quanto riguarda il cambio della pavimentazione, per sapere se rientra nelle agevolazioni previste dal bonus ristrutturazioni, occorre capire la causa che ne ha determinato la sostituzione.
Capire la causa significa valutare se la ristrutturazione è di tipo ordinario o straordinario. Vediamo le differenze.
Manutenzione ordinaria o scopo meramente estetico
La manutenzione ordinaria consiste in tutti quegli interventi che sono volti a mantenere in modo efficiente gli edifici o gli impianti tecnologici esistenti. Pur non esistendo una chiara definizione di legge a riguardo, possiamo affermare che rientrano tra le opere di manutenzione ordinaria la riparazione, il rinnovamento e la sostituzione delle finiture degli edifici . Se il cambio della pavimentazione viene eseguita per scopi puramente estetici o rientra nella manutenzione ordinaria di un edificio non è possibile usufruire dell’agevolazione.
Sono esempi di manutenzione ordinaria:
- la sostituzione integrale o parziale di pavimenti e le relative opere di finitura e conservazione;
- la riparazione di impianti per servizi accessori (impianto idraulico);
- impianto per lo smaltimento delle acque bianche e nere;
- rivestimenti e tinteggiature di prospetti esterni senza modifiche dei preesistenti oggetti, ornamenti, materiali e colori;
- rifacimento intonaci interni e tinteggiatura;
- rifacimento pavimentazioni esterne e manti di copertura senza modifiche ai materiali;
- sostituzione tegole e altre parti accessorie deteriorate per smaltimento delle acque, rinnovo delle impermeabilizzazioni;
- riparazioni balconi e terrazze, impermeabilizzazione e relative pavimentazioni;
- riparazione recinzioni;
- sostituzione di elementi di impianti tecnologici;
- sostituzione infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, senza modifica della tipologia di infisso.
Manutenzione straordinaria
Se invece la sostituzione della pavimentazione deriva da una manutenzione straordinaria allora è possibile portarsi in detrazione la spesa sostenuta per affrontare la ristrutturazione. Per manutenzione straordinaria si intendono tutte le opere o le modifiche volte a rinnovare, attraverso la sostituzione, parti anche strutturali degli edifici. Quindi per poter usufruire dell’eco bonus occorre provare che la sostituzione della pavimentazione è resa necessaria ai fini del risparmio energetico e quindi rientra nei casi di manutenzione straordinaria. Ad esempio l’intervento si è reso necessario perché si è rotta una tubatura o per installare il riscaldamento sotto il pavimento.
Percentuali di detrazione
Una volta appurata la causa che sta generando la sostituzione, quali sono le percentuali di detrazione della spesa complessiva sostenuta per la ristrutturazione? La percentuale di detrazione Irpef prevista dal bonus ristrutturazioni fino al 31 dicembre 2018 è del 50%. A partire dal 1° gennaio 2019 la detrazione tornerà al 36% mentre il limite di spesa massimo previsto è di 96.000 euro per unità immobiliare.
Adempimenti da effettuare per il riconoscimento della detrazione
Per ottenere la detrazione in sede di dichiarazione dei redditi 2020 (anno d’imposta 2019), occorre effettuare nel 2019 il pagamento della fattura tramite bonifico bancario ed inviare al sito dell’Enea una Comunicazione.
Come pagare i lavori
Per usufruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, anche online, da cui risultino:
- causale del versamento indicando espressamente il riferimento alla norma (art. 16-bis del DPR 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Esempio:
Causale
Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista
dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986
Pagamento fattura n. ___ del ______ a favore di _______________
partita Iva _________________
Beneficiario della detrazione _________ codice fiscale______________
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Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere assolte con altre modalità. Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.
Comunicazione all’Enea
Per gli interventi che hanno avuto la data di fine lavori nel 2018, l’invio della documentazione all’Enea andava effettuato entro il 1° aprile 2019 attraverso il sito dell’Enea a questo link. Per gli interventi terminati nel 2019 invece la comunicazione va trasmessa, entro 90 giorni dalla data di fine lavori, attraverso il sito dell’Enea cliccando qui.
Come data di fine lavori deve intendersi una delle seguenti opzioni:
- la dichiarazione di fine lavori a cura del direttore dei lavori.
- la data di collaudo, anche parziale.
- la data della dichiarazione di conformità, se prevista.
- Per gli elettrodomestici si può considerare la data del bonifico o di altro documento di acquisto ammesso.