

In attesa del testo definitivo della Legge di bilancio 2020, che verrà approvato entro la fine dell’anno, ci sono due proposte oggetto di revisione, che impatteranno sulle aziende con personale dipendente e che ci interessa approfondire (ricordiamo che si tratta di una bozza e non del testo definitivo) per poter prendere decisioni tempestive in caso di conferma del testo.
A meno che tali proposte non saranno eliminate, il testo bozza ci fa comunque capire qual’è la direzione di tale Legge di Bilancio che, anche con percentuali o importi differenti, impatterà sui datori di lavoro.
Sono due gli argomenti trattati in questo articolo: Le nuove modalità di versamento di imposte e contributi negli appalti e subappalti e L’aumento del carico contributivo e fiscale sui fringe benefit auto concessi ai lavoratori.
Nuove modalità di versamento di imposte e contributi negli appalti e subappalti
Il testo bozza:
Art. 4 – Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera
Viene inserito il nuovo art. 17-bis al Dlgs n. 241/1997 per il quale, in caso di appalto e subappalto, il committente dall’1 gennaio 2020 è il soggetto obbligato ad effettuare il versamento delle ritenute fiscali, sulle retribuzioni corrisposte al lavoratore, su provvista mensile messa a disposizione dalle imprese appaltatrici e subappaltatrici.
L’obiettivo della norma è quello di introdurre un sistema che individui la responsabilità del committente nel versamento delle ritenute fiscali e previdenziali trattenute dal datore di lavoro (appaltatore/subappaltatore), obbligandolo al versamento diretto di tali somme che dovranno essere messe a disposizione dal datore di lavoro.
Non è chiara ancora la modalità operativa di tale meccanismo di reverse charge di imposte e contributi ma l’intento è chiarissimo, per evitare che si ricada in omissioni o evasioni contributive e fiscali, il committente avrà l’onere del versamento di dette somme. Non basterà più chiedere ai propri appaltatori o subappaltatori tutta la documentazione attestante la regolarità contributiva e fiscale, ci si dovrà fare carico direttamente del pagamento in luogo dell’appaltatore/subappaltatore.
La manovra è chiara e condivisibile nell’intento, resterà di capire come poter gestire tale lavoro a carico delle imprese committenti ed il tempo è pochissimo.
Aumento del carico contributivo e fiscale sui fringe benefit auto
Per tutte quelle aziende che concedono in uso auto aziendali ai propri lavoratori o collaboratori, l’aumento di costo sarà certo!
Abbiamo approfondito in passato lo strumento dell’auto concessa ai lavoratori nell’articolo sui Fringe benefit, che varierà solo nella quantificazione della retribuzione figurativa in busta paga (se vuoi rileggere l’articolo clicca qui: Concessione dell’automobile ai lavoratori il fringe benefit)
Resterà da definire il quantum economico ma l’intento della Legge di Bilancio 2020 è chiaro ed è indirizzato all’aumento del carico contributi e fiscale sul bene automobile concesso in uso promiscuo al lavoratore.
Nella bozza della Legge si passerebbe dal costo attuale (rappresentato dal valore del fringe benefit in busta paga) al doppio dello stesso ed in alcuni casi al triplo.
Il valore che oggi un lavoratore si trova in busta paga assoggettato a contributi ed imposte, resterà invariato solo se l’auto è elettrica o ibrida, negli altri casi il valore imponibile in busta raddoppierà ed in alcuni casi (per le vetture super inquinanti con emissioni di biossido di carbonio superiori ai 160 grammi per chilometro) triplicherà.
Facciamo due conti
Per dare dei numeri, un’auto del valore attuale in termini di fringe benefit pari a 2.055 euro l’anno (valore di una POLO Volkswagen) che genera attualmente i seguenti costi:
- Contributi (medi) carico azienda € 600
- Contributi (medi) carico lavoratore € 200
- Imposte (medie su un reddito di € 20.000 l’anno) carico lavoratore € 300
Si trasformerebbe in questo:
- Fringe benefit nuovo valore annuo ad € 4.110
- Contributi (medi) carico azienda € 1.230
- Contributi (medi) carico lavoratore € 410
- Imposte (medie su un reddito di € 20.000 l’anno) carico lavoratore € 630
Per il datore di lavoro +630 euro di costo annuo a lavoratore;
Per il lavoratore 540 euro in meno in busta paga in diminuzione del netto in busta.
E’ chiaro l’intento di favorire l’uso di auto elettriche o ibride ma le ripercussioni in termini economici per i datori di lavoro non sono poche ed invece di ridurre il cuneo fiscale in questo modo (chiaramente solo nei casi di fringe auto) lo si aumenta drasticamente facendo aumentare i costi carico azienda e facendo diminuire il netto in busta paga.
Valuteremo l’evoluzione delle proposte normative in tema per porre rimedio a questo aggravio di costi.