I dubbi sul rapporto di lavoro dei soci di Srl

Cerchiamo di chiarire ogni dubbio!

Premesse:

Società ALFA Srl svolge attività di commercio al dettaglio SENZA personale dipendente.

La società ha due soci, Mario Rossi socio al 60% ed amministratore unico e Antonio Bianchi socio al 40%.

Ipotesi 1

Il Sig. Rossi NON partecipa all’attività lavorativa perché lavora già altrove a tempo pieno.

Il Sig. Bianchi invece LAVORA all’interno del negozio, partecipando alle varie fasi della vendita.

Antonio Bianchi NON potrà essere dipendente con busta paga se lo svolgimento della sua attività lavorativa è svolto con autonomia, senza limiti di orario e senza un controllo diretto da parte del legale rappresentante.

Antonio Bianchi DEVE iscriversi alla gestione commercianti INPS con versamento della relativa contribuzione.

La mancata iscrizione sarà oggetto di sanzione con iscrizione d’ufficio in caso di controllo ispettivo, in maniera retroattiva dalla data di accertamento ma comunque non oltre i 5 anni.

In caso di controllo ispettivo il rapporto di lavoro subordinato del Sig. Bianchi verrà disconosciuto.

Ipotesi 2

Il Sig. Rossi NON partecipa all’attività lavorativa perché lavora già altrove a tempo pieno.

Il Sig. Bianchi invece LAVORA all’interno del negozio, partecipando alle varie fasi della vendita.

Antonio Bianchi potrà essere dipendente con busta paga se lo svolgimento della sua attività lavorativa è svolto con carattere di subordinazione, con orario prestabilito e con il rispetto del potere disciplinare del datore di lavoro. NON dovrà pagare la gestione commercianti INPS ma i contributi saranno versati dalla società mensilmente dopo l’elaborazione delle paghe mensili.

Mario Rossi NON dovrà iscriversi alla gestione autonoma INPS in quanto abbiamo detto essere dipendente altrove, l’attività svolta per la società ALFA Srl sarà quindi residuale.

Entrambi quindi saranno legittimati a volgere attività lavorativa nel negozio, anche se con modalità di svolgimento differenti, Mario Rossi autonomo ed Antonio Bianchi dipendente.

Ipotesi 3

Il Sig. Rossi LAVORA prevalentemente all’interno del negozio partecipando alle varie fasi della vendita ed anche il Sig. Bianchi svolge attività lavorativa nel negozio.

Per il Sig. Rossi NON è possibile stipulare un contratto di lavoro dipendente in quanto sarebbe completamente sovrapposto il potere direttivo del datore di lavoro con il ruolo esecutivo del lavoratore dipendente.

Sarà obbligato all’iscrizione alla gestione commercianti INPS autonomi con premio annuo a carico suo.

Sarà completamente ininfluente l’eventuale compenso come amministratore che la società potrà stabilire. 

In caso di compenso, il Sig. Rossi pagherà i suoi contributi personali nella gestione commercianti INPS e la ALFA Srl verserà l’eventuale contribuzione (agevolata) sui compensi erogati per il ruolo di amministratore.

Antonio Bianchi potrà essere dipendente con busta paga se lo svolgimento della sua attività lavorativa è svolto con carattere di subordinazione, con orario prestabilito e con il rispetto del potere disciplinare del datore di lavoro. NON dovrà pagare la gestione commercianti INPS ma i contributi saranno versati dalla società mensilmente dopo l’elaborazione delle paghe mensili.

Se invece lo svolgimento dell’attività lavorativa avrà le caratteristiche dell’autonomia, senza soggezione al potere del datore di lavoro, anche Antonio Bianchi sarà obbligato all’iscrizione alla gestione commercianti INPS autonomi con premio annuo a carico suo.

Entrambi quindi saranno legittimati a volgere attività lavorativa nel negozio con le medesime modalità.

In tutte e tre le ipotesi, entrambi parteciperanno alla divisione degli utili societari in quanto possiedono delle quote societarie che ne danno il diritto. La partecipazione agli utili non influisce sulla natura del rapporto di lavoro che verrà instaurata con la società.

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Gli elementi fondamentali da considerare al fine di non incorrere in sanzioni sono:

• Le quote societarie possedute nell’ottica del tipo di rapporto che si vuole instaurare in azienda (dipendente o autonomo);
• La forma di amministrazione (consiglio di amministrazione, più amministratori, amministratore unico) al fine di non compromettere i rapporti di lavoro che verranno attivati;
• La scelta dei ruoli aziendali (soci ed amministratori della società).

Le scelte in fase di costituzione della società avranno sicuramente impatto sui rapporti di lavoro con i soci e sulla relativa contribuzione INPS ed assicurazione INAIL.

Valutare prima questi aspetti con una consulenza specifica, vi eviterà di spendere del denaro inutilmente.

Variare la distribuzione delle quote di un singolo socio di una Srl o di una Srls, costa tra i 500,00 euro ed i 1.000,00 euro e se avrete costituito una semplificata allora tale scelta “sbagliata” vi costerà più di tutta la costituzione dell’azienda.

Anche la variazione dell’amministratore o la costituzione di un organo amministrativo differente ha dei costi che invece sarebbero stati compresi nella costituzione iniziale.

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Se hai questo tipo di problematica, in qualunque caso, azienda già costituita o azienda da costituire, contattaci per una prima consulenza gratuita che potrebbe farti risparmiare molti soldi (da ispezione o da variazione societaria).

Lo Studio è a disposizione per supportare i professionisti in fase di costituzione o per valutare eventuali incongruenze già messe in atto.

Vai alla pagina contatti cercando di spiegare in maniera più esaustiva possibile la situazione, specificando:

• Nome società e natura (S.r.l., S.r.l.s, S.a.s., S.n.c. ecc)
• Attività svolta nel dettaglio
• Nominativo soci e relativa quota posseduta
• Nominativo amministratore unico e più nominativi (specificare se socio o meno)
• Tipi di rapporto di lavoro attivati e mansioni svolte dai singoli lavoratori

Ti risponderemo entro 24 ore!

Studio SDS & Associati