Se, da una parte, il mercato del lavoro è per sua natura flessibile e fluttuante, dall’altra, ogni imprenditore che ambisca ad un’attività di successo deve essere in grado di prevedere i costi del lavoro che dovrà sostenere e, nello specifico, quelli derivanti dalla forza lavoro assunta.
Come insegna la saggezza popolare, “prevedere è meglio che curare” e mai aforisma fu più giusto per introdurre un argomento così importante come quello riguardante il costo del lavoro.
Come individuare la retribuzione da corrispondere al lavoratore?
Per definire la retribuzione minima da corrispondere al lavoratore è necessario basarsi sul livello di inquadramento previsto dal CCNL applicato dal datore di lavoro e individuato in relazione alla mansione che verrà svolta dalla risorsa.
Ad ogni mansione corrisponde un determinato livello, ad ogni livello corrisponde una specifica retribuzione minima.
È fondamentale che vi sia corrispondenza tra livello di inquadramento ed attività svolta in concreto dalla risorsa, anche al fine di evitare discordanze tra i vari lavoratori e garantire una gestione omogenea del personale.
Una volta individuata la corretta retribuzione minima, ogni variazione in aumento potrà essere facilmente raggiunta attraverso la corresponsione di un importo aggiuntivo, senza dover necessariamente variare l’inquadramento del lavoratore.
Quali sono i costi da considerare quando si assume un lavoratore?
Pur tenendo a mente che ogni assunzione è soggetta a sue proprie particolarità, siamo in grado di individuare una serie di elementi ricorrenti che ci permettono di stimare i costi che ne deriveranno.
I fattori da considerare in un’analisi dei costi sono i seguenti:
- Retribuzione Lorda
- Contributi INPS a carico del datore di lavoro
- Contribuzione INAIL contro gli infortuni
- Mensilità aggiuntive e relativa contribuzione
- TFR da calcolare sulla retribuzione lorda comprensiva delle mensilità aggiuntive
Tutte le voci elencate, una volta valorizzate, andranno ad aggiungersi alla voce di partenza rappresentata dalla retribuzione lorda corrisposta al lavoratore, definendo l’importo totale che il datore di lavoro dovrà sostenere per quel lavoratore.
Come si concretizza tale calcolo nella pratica? Vediamo un esempio
Per rendere più chiaro quanto esposto vediamo insieme un esempio pratico, ipotizzando un contratto come impiegato avente 14 mensilità.
Retribuzione lorda | 1.508 € | 1.508 € |
Contributi INPS c/azienda | 28,98% di 1.508 | 437 € |
Contributi INAIL | 0,5% di 1.508 | 8 € |
TFR mensile | 1.508/13,5 | 112 € |
Tredicesima | 1.508/12 | 126 € |
Quattordicesima | 1.508/12 | 126 € |
Contributi INPS, INAIL e TFR su 13ma e 14ma | 92 € | |
Totale
2.409 € |
A fronte di una retribuzione di 1.508 € lordi mensili, quindi, il costo totale che il datore di lavoro dovrà sostenere sarà pari a circa 2.409 €.
Dal punto di vista del lavoratore, una retribuzione annua derivante dall’inquadramento previsto dall’esempio precedente, si tradurrà in una retribuzione netta annuale di circa 17.400 € che, rapportata al singolo mese (comprensivo quindi di 13ma e 14ma), darà vita ad un netto mensile di circa 1.450 €.
I valori indicati devono considerarsi approssimativi in quanto non tengono conto della situazione individuale del lavoratore.
l costi da sostenere sono sempre gli stessi?
Ogni assunzione ha proprie caratteristiche specifiche e la stima dei costi varierà di volta in volta, dovendo tenere in considerazione le specificità del CCNL applicato e le particolarità della mansione che verrà svolta. Ad esempio, una mansione con un grado di rischio elevato comporterà un maggior costo assicurativo INAIL rispetto ad una mansione con un rischio più ridotto; l’importante è aver chiaro l’impatto che quel lavoratore avrà sui costi aziendali, così da poterne prevedere la sostenibilità e la convenienza per la crescita aziendale.
Ci sono, inoltre, costi di natura fiscale che dovranno essere oggetto di maggiori approfondimenti in sede di assunzione, come ad esempio l’IRAP a carico azienda.
Come ottimizzare i costi di assunzione?
Per riuscire ad ottimizzare i costi da sostenere un datore di lavoro attento, con il supporto delle giuste figure professionali, cercherà di sfruttare le agevolazioni contributive a disposizione e le forme contrattuali maggiormente competitive; tenendo presente che gli strumenti a disposizione, se usati correttamente, rappresentano un’occasione tanto per il datore di lavoro quanto per il lavoratore, grazie alla creazione di maggiori opportunità lavorative.
Dott.ssa Paola Pecchia