Agosto.. tempo di vacanze! Tutto quello che c’è da sapere per andare in ferie senza dubbi!
Siamo ad agosto, finalmente il periodo tanto atteso dell’anno è alle porte! In questo articolo cercheremo di rispondere ai quattro quesiti che più ci vengono posti durante l’anno riguardo al calcolo, la maturazione ed il godimento delle ferie. Molto spesso e, soprattutto in questo periodo, i datori di lavoro si trovano a fare da portavoce delle mille richieste che gli vengono fatte dai loro dipendenti, ognuno con una richiesta e un’esigenza diversa. Il nostro obiettivo è quello di fornire una breve guida semplice e pratica per permettere ai datori di lavoro di rispondere prontamente ai principali quesiti che gli vengono posti.
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Ho diritto alle ferie?
I lavoratori dipendenti hanno un diritto irrinunciabile ad un periodo annuale di ferie retribuite per reintegrare le energie psicofisiche spese nella prestazione lavorativa e partecipare alla vita familiare e sociale.
La legge (Conv. OIL 132/70, ratificata con L. 157/81; D.Lgs. 66/2003) disciplina la maturazione, la durata minima, i termini di fruizione e la retribuzione da corrispondere ai lavoratori durante le ferie, mentre il periodo di fruizione e le modalità di godimento, in genere, sono disciplinati dalla contrattazione collettiva e dalla prassi aziendale.
Il regime legale delle ferie si applica a tutti i lavoratori dipendenti, qualunque sia la qualifica, la mansione o il tipo di contratto applicato.
L’obbligo di concedere ferie retribuite spetta non solo alle imprese, ma anche ai datori di lavoro individuali (ad esempio datore di lavoro domestico).
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Come maturano le ferie?
Partendo da presupposto che ogni CCNL stabilisce quanti giorni di ferie vengono maturati durante l’anno, questi ultimi maturano ogni mese in costanza di rapporto di lavoro. In generale, un dipendente che lavora regolarmente per tutto il mese, matura 1/12 di ferie spettanti durante l’anno. Se ipotizziamo un periodo annuale di 26 giorni di ferie, ogni mese il lavoratore maturerà 2.17 giorni di ferie.
In genere il periodo di maturazione viene fissato contrattualmente, a livello nazionale o aziendale e, nella maggior parte dei casi, corrisponde all’anno civile (1° gennaio – 31 dicembre) o ad un periodo di 12 mesi decorrente dal 1° agosto. Il numero di giorni di ferie maturati viene indicato in busta paga.
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Le ferie possono essere liquidate se non godute?
No. il diritto alle ferie è un diritto irrinunciabile del lavoratore e, per tale motivo, il datore di lavoro deve concedere al dipendente almeno due settimane di riposo consecutive durante l’anno, compatibilmente con le esigenze e l’organizzazione aziendale. Le ferie maturate e non godute possono essere liquidate solamente al termine del rapporto di lavoro.
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Come vengono scalate le ferie godute?
Le ferie sono uguali per tutti! Se partiamo da questo principio, è facile capire che il periodo di ferie godute non può andare a favore/sfavore di alcuni dipendenti e che il calcolo delle ferie godute non può essere influenzato dalle caratteristiche contrattuali di ognuno legate al proprio orario di lavoro.
Considerando che questa è, in assoluto, la domanda più frequente che ci viene posta, abbiamo deciso di rispondere con un esempio:
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L’azienda “x” ha alle sue dipendenze 3 lavoratori: Tizio, Caio e Sempronio che svolgono i seguenti orari di lavoro:
Tizio: 40 ore settimanali distribuite su 5 giorni;
Caio: 40 ore settimanali distribuite su 6 giorni;
Sempronio: 24 ore settimanali distribuite su 3 giorni;
Nonostante i loro diversi orari, i tre dipendenti maturano ogni anno la stessa quantità di giorni di ferie, pari a 26 giorni.
L’azienda “X” decide di concedere a tutti e tre i dipendenti una settimana di ferie. Al rientro, i dipendenti si rendono conto che hanno goduto tutti e tre della stessa settimana di ferie ma hanno osservato i seguenti giorni di assenza:
Tizio: in base al suo orario di lavoro, è stato assente per 5 giorni;
Caio: in base al suo orario di lavoro, è stato assente per 6 giorni;
Sempronio: in base al suo orario di lavoro, è stato assente per 3 giorni.
A questo punto? Qual è il giusto calcolo da fare per evitare che alcuni dipendenti vengano penalizzati/favoriti rispetto ad altri? Non è possibile che, a fronte degli stessi giorni maturati e della stessa settimana goduta, Sempronio ne esca favorito perché, in base al suo orario di lavoro, è mancato effettivamente solo 3 giorni mentre Caio, che lavora solitamente 6 giorni a settimana debba essere penalizzato. Siete d’accordo?
Per questo motivo, si parte dal presupposto che 1 settimana di ferie = 6 giorni goduti. Pertanto, divideremo i 6 giorni per i giorni effettivi di lavoro di ogni dipendente e troveremo il coefficiente da applicare ai giorni di ferie goduti:
Tizio: 6 / 5 = 1.2
Caio: 6 / 6 = 1
Sempronio: 6 / 3 = 2
Ad ogni dipendente, verranno quindi scalati il numero di giorni risultanti dal calcolo per ogni giorno effettivamente non lavorato.
In questo modo, i tre dipendenti, a fronte della stessa settimana di ferie goduta, si vedranno scalati gli stessi giorni di ferie.
Conclusioni
Dopo questo breve approfondimento sul tema più attuale del momento, cogliamo l’occasione per augurare a tutti Buone Ferie!