È tempo di tirare le somme di un anno impegnativo, un anno passato (per quanto mi riguarda) in fretta e senza concedermi molto tempo per pensare, per fermarsi e ragionare sul futuro.
Gli adempimenti relativi alla gestione del personale ci costringono a lavorare molto e questo secondo me ci permette di tenere sempre alto il livello di attenzione ma allo stesso tempo ci limita in attività più stimolanti e produttive.
Abbiamo raggiunto livelli mai raggiunti in passato in termini di numeri: gestiamo una discreta quantità di aziende e di lavoratori ogni giorno, ogni mese, incessantemente, cercando di soddisfare ogni necessità dei nostri interlocutori e cercando di fare sempre del nostro meglio.
Tutto questo è possibile solo grazie all’impegno che Tutti mettiamo costantemente in atto, grazie a tutti i componenti dello Studio, TUTTI: Da soli non potremmo mai raggiungere certi traguardi, obiettivi e numeri: SOLO con Persone valide al proprio fianco, si può ambire a tanto.
BUONI PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO
A proposito dello staff, del gruppo di lavoro, dei lavoratori che compongono un’azienda, voglio dedicare il mio buon proposito per il nuovo anno. Voglio iniziare a lavorare sui Clienti di studio cercando di cambiare il punto di vista delle cose, cercando di arrivare al medesimo risultato economico, gratificando tutta la componente umana, cercando di passare dalla solita richiesta “devo abbassare il costo del lavoro, trovami una soluzione” alla mia proposta “motiviamo il personale, gratifichiamolo, rendiamolo partecipe, formiamolo in modo che aumenti la sua produttività”: saremo TUTTI più soddisfatti, ve lo garantisco.
Voglio raccontarvi un episodio che mi successo durante un appuntamento in settimana con un Cliente con il quale ho affrontato discorsi differenti rispetto ai soliti relativi alla gestione del personale, discorsi orientati al coinvolgimento dei lavoratori, legati al CAMBIAMENTO del PUNTO DI VISTA, un punto di vista legato all’insoddisfazione delle performance dei propri dipendenti/collaboratori, alla necessità di abbassare i costi a tutti i costi, alla rinuncia di valutare incentivi economici perché “già è tanto che li tengo”.
Premesso che l’attività è quella di commercio su grande superficie, durante la riunione ho posto al mio interlocutore alcune domande:
- Hai mai fatto frequentare corsi orientati alla vendita di prodotti da banco ai tuoi dipendenti?
- Hai mai pensato ad un incentivo economico legato all’aumento degli incassi?
- Hai dato procedure e ruoli ben definiti e scritti ai tuoi dipendenti?
- Hai mai parlato con loro per sentire cosa pensano del loro lavoro e se hanno suggerimenti?
Tutte le risposte non sono state positive ma erano entusiasti all’idea di coinvolgimento, all’idea di condividere economicamente la crescita derivata dal maggior impegno di tutti, all’idea di responsabilizzare tutti affinché tutti abbiano un fine comune, condiviso, desiderato e che faccia sentire tutti parte di un progetto e non semplici esecutori di compiti spesso non condivisi o non capiti.
Ottenere un vantaggio economico dall’aumento della produttività dei propri lavoratori rispetto ad ottenerlo dal risparmio dei costi fa TUTTA la differenza del mondo!
L’anno prossimo faremo un lavoro orientato in tal senso, voglio portare un cambiamento del punto di vista e sono convinto che ci riusciremo!
Ad Maiora!
MS